Interpretazione
Antonino Cardillo
Quando giunsi al limitare dell’orto solitario, io era già stanco. Non di meno spinsi il cancello sgangherato ed entrai. Una moltitudine di canne alte e acute come lance assediava un pozzo, là di innanzi. Un roseto erasi moltiplicato fuor di misura e chiudeva un sentiero; e tra gl’intrecci dei rami spinosi s’intravedeva una erma tutta quanta vestita di verde dai muschi e dai licheni. Subitamente mi occupò l’animo un’inquietudine misteriosa. — Gabriele D’Annunzio
Questa è una riforma d’interni per un appartamento di 100 metri quadri ubicato presso la Stazione di Parma. La finalità del progetto è realizzare un’opera di architettura con una disponibilità di schema divisorio non modificabile e un budget ristretto. Lo schema divisorio è dei primi del 1900: una enfilade estesa per venti metri sul lato nord; due cortili dipinti di rosso vivido sul lato sud con stanze intorno; porte-finestre a due ante di 1x3 metri; porte a un anta di 0,80x2,10 metri. La trasformazione dello spazio è eseguita attraverso applicazioni di colori e materiali, senza modificazioni di impianti, struttura e partizioni murarie. Così, una successione di zone colorate si sovrappone allo schema esistente secondo un ordine in planimetria simmetrico. Gli ingredienti della trasformazione sono: una tavolozza di verdi, gialli e rossi muti [bassa saturazione]; un pavimento di strisce di legni diversi disposte in diagonale e delle porte di MDF pitturate con trasparente semi-lucido. Il tema del progetto è la metamorfosi dei vegetali – che manifesta nel cambiamento del colore della pianta la finalità del frutto – e il rumore cromatico del bosco, costituito da quella misteriosa iterazione adoperata dalla luce sulle fronde dei vegetali. Qui, la luce anima lo spazio: il progetto di architettura è reso reale dai sedimenti deposti dalla luce sulle pareti dell’appartamento. Ed in questo viaggio di trasformazione, la luce rivela se stessa; inverando quell’istanza secondo la quale l’Architettura non è l’edificio costruito ma la sua interpretazione.
Riferimento
- Gabriele D’Annunzio, ‘I crisantemi’, Parabole e novelle, Stabilimento Tipografico Ferdinando Bideri, Napoli, 1916; Il Mistico Sogno, Marino Solfanelli Editore, Chieti, 1990, p. 43.
Dati
- Tempo: dicembre 2018–febbraio 2019 (progetto), marzo–luglio 2019 (costruzione), maggio 2021 (fotografie, testo)
- Luogo: Via Trento, Parma, Italia
- Area: 100 m² (un piano)
- Tipologia: appartamento
Crediti
- Architettura, supervisione costruzione: Antonino Cardillo
- Committente: Luca Cardella
- Pitturazione: Raffaele Mantovani
- Pavimento: Francesco Bia
- Porte: Saint Germain
- Tavolino: Nicola Zuliani, Impuro
- Produzione mobili: Erio Gabrielli, Sistema
- Divano: Sense, Samoa
- Cuscini: Giuseppa Adragna
- Fotografie, testo: Antonino Cardillo
- Grazie a Brianna Ruland