Progetto per l’appartamento vicino a Via Veneto e Villa Borghese, con intonaco grezzo marrone e serie di porte ad arco rosa
Opera
Antonino Cardillo
Il colore è, come tale, un valore d’ombra (σκιερόν). — Johann Wolfgang von Goethe
In questa casa proporzioni auree e partiti classici celebrano la polvere. Un basamento di cemento color talco sostiene un soffitto d’intonaco rustico del colore della terra: desiderio di antri primordiali, di grottesche rinascimentali, di ninfei barocchi in Doria Pamphilj, di facciate quasi Liberty nelle traverse di Via Veneto. Un’alternanza di compressioni e dilatazioni costruisce lo spazio della casa. Ai bordi, varchi e finestre appaiono ora scavati dentro il basamento, ora intagliati a baguette. Una serie di archi, memoria astratta dalla pittura italiana del Trecento, confonde porte ed armadi. Tra essi, uno punteggiato da un pomolo di vetro rosa introduce alle camere dell’intimità, anch’esse distinte da un pallido rosa sulle pareti: desiderio di albe e fiori; colore della bellezza, colore della bellezza che muore.
Testo pubblicato per la prima volta in Open House Roma(pdf), area 3, Roma, sett. 2021, p. 16.
Impianto idraulico ed aeraulico: Emiliano Proietto
Cemento: Elio Martorana, Michele Martorana
Parquet: Style Maison
Pietre: Daniele Ghirardi (Ghirardi Stone Contractor)
Tende: Pasquale Lo Guercio
Disegno tavoli: Antonino Cardillo
Disegno sedia: Kazuhide Takahama
Disegno divano: Piero Lissoni
Disegno libreria: Giuseppe Bavuso
Pomolo: GIL (via Handles)
Lampade: Armand Darot
Fotografia, poesia, testo: Antonino Cardillo
Grazie ad Ana Araujo
Riferimento
Johann Wolfgang von Goethe, Zur Farbenlehre, J.G. Cotta, Tubinga, 1810; ed. it. Renato Troncon, La Teoria dei Colori, Il Saggiatore, Milano, 2008, p. 39.
Poesia
Antonino Cardillo
L’architettura è polvere.
Polvere che diviene forma,
polvere trasfigurata dalla mente.
Polvere è memoria, così polvere è anche morte.
Ancestrale ricordo della morte,
la polvere rimanda all’origine.
Quella modernità che ripudia il sedimento,
che rasa le pareti,
che sanifica lo spazio;
quella modernità che ripudia la polvere,
ripudia anche la morte.
Privata di memoria,
e quindi schiava di una verosimigliante giovinezza,
Nel 2012, su richiesta di Massimiliano Beffa, suo ex partner, Antonino Cardillo ha rivisitato il suo appartamento a Roma e ha progettato la Casa di Polvere, un gioiello dell’architettura contemporanea che ha catturato l’attenzione di tutta la sua professione, come dimostrano i numerosi articoli pubblicati sul suo lavoro da Dezeen, Architects’ Journal Specification e persino The Journal of Architecture.
Ha immediatamente riportato alla mente i ricordi della migliore architettura postmoderna e neoclassica che stavo rivisitando in quel momento – Bofill, Moneo, Tusquets – ma con una visione più personale e molto contemporanea.
È abbastanza chiaro che questo nuovo linguaggio estetico non è semplice da digerire e comprendere, e non è destinato a tutti. È molto lontano dalla tendenza dominante, profondo e diverso. Diverso, come il modo di fare delle opere rivoluzionarie.
l’architetto è riuscito a creare un appartamento con materiali solidi […] che elabora in modo del tutto unico la storia dell’architettura e la storia molto particolare della città di Roma.
AIT Magazin, n. 3/14, Leinfelden‑Echterdingen, mar. 2014, pp. 120‑125. (de)
Collegando l’architettura al regno dell’aptico, sia su una scala più tattile e micro (soffitto) che su una scala più visiva e macro (archi), l’architettura di Cardillo promuove la mobilitazione sensoriale immaginata da Benjamin come una potenziale forza di trasformazione sociale/politica. Risponde anche all’appello di Rilke per un’intensificazione dei sensi come unico possibile antidoto alla sofferenza ed alla violenza umana. È un’opera piena di speranza che suggerisce che l’architettura possiede ancora il potere di risvegliare i nostri sensi ed emozioni per un coinvolgimento più profondo, intimo ed appagante con il mondo.
The Journal of Architecture, vol. 19, n. 1, RIBA, Londra, gen. 2014, p. 15. (en, it)
Realizzare una casa interamente nei toni della terra sarebbe piuttosto sconsiderato il novantanove percento delle volte, ma nelle mani giuste l’effetto può essere a dir poco sorprendente.
Al posto di abbondante luce naturale ed arredi di design sono cupi spazi cavernosi caratterizzati da un soffitto granuloso di intonaco pozzolanico, tinto del colore della polvere.
Interno di un appartamento in Via Veneto a Roma, glamourizzata da La Dolce Vita di Fellini, la Casa della Polvere funge da base ideale per fantasiosi effetti di luce e narrativa architettonica.
Quale uno degli architetti più entusiasmanti al mondo, Antonino Cardillo attinge a forme architettoniche classiche ed antiche per creare spazi che sembrano completamente nuovi.
Per l’architetto, l’architettura diventa interessante quando “è invisibile o nascosta” ed esiste al confine del “sogno” – con la sua Casa della Polvere ha esattamente realizzato questo nella realtà.
L’architetto italiano Antonino Cardillo ha utilizzato intonaco ruvido per creare superfici grumose marroni sulle pareti superiori ed i soffitti di questo appartamento a Roma.
Un ingresso laterale svela un salone che, come una maschera greca improvvisamente indossata dal visitatore, proietta ed attira l’attenzione su due finestre rastremate: un paio di occhi sul mondo.
Casamica, n. 3/13, Corriere della Sera, Milano, giu. 2013, p. 77. (it)
Su invito del curatore Gaia Maria Lombardo, Cardillo guida i vistatori nella Casa della Polvere, parte del programma Open House Roma 2023. L’opera festeggia anche la giornata di apertura del Festival ospitando anche il primo dei nove aperitivi ‘Nove di Notte’.
Su invito del curatore Diego Grammatico, Cardillo parla del suo rapporto tra videogiochi ed architettura nella conferenza ‘Da Zak McKracken ad House of Dust’, parte di un panel per il festival Rome Video Game Lab dell’Istituto Luce presso gli Studi di Cinecittà.
Palazzo dell’Arte, Triennale di Milano, 2 aprile–12 settembre 2016
Il curatore Beppe Finessi espone la Casa della Polvere tra i cinquanta progetti d’architettura d’interni italiani rappresentativi dagli anni 1925 al 2016, parte della mostra ‘Stanze. Altre Filosofie dell’Abitare’ al Palazzo dell’Arte della Triennale di Milano.
Su invito dei Professori Ana Araujo e Takero Shimazaki, e della studente Alexandra Savtchenko-Belskaia, Cardillo parla sulla Casa della Polvere, parte del corso Unità Intermedia 2 della scuola di architettura Architectural Association.
Antonino Cardillo, ‘House of Dust’ (pdf), Open House Roma, area 3, cur. Gaia Maria Lombardo, Roma, sett. 2021, p. 16.
Antonino Cardillo, ‘A synchronicity of cultures and civilisations’, conferenza parte di Dessauer Gespräche, cur. Johannes Kister, Hochschule Anhalt, Dessau Institute of Architecture, 13 nov. 2019.
Antonino Cardillo, ‘From Zak McKracken to House of Dust’, conferenza parte di Videogiochi e architettura: al di là di reale e fantastico nella narrazione,[↗] cur. Diego Grammatico, Giovanna Marinelli, Rome Video Game Lab 2019, Istituto Luce Cinecittà, Roma, 11 mag. 2019. https://www.antoninocardillo.com/it/esposizioni/rome-video-game-lab-2019/
Kerstin Schultz, Hedwig Wiedemann-Tokarz, Eva Maria Herrmann, ‘Inherent color and material color’[↗] [abstract], in Thinking Color in Space, Birkhäuser, Berlino‑Boston, dic. 2018, pp. 342‑343.
Beppe Finessi, ‘Storie di altre stanze’ (pdf), in ‘Stanze. Altre Filosofie dell’Abitare’, cat. mostra, cur. Beppe Finessi, Marsilio, Milano, sett. 2016, pp. 169, 283.
Carolin Höfler, ‘Hyper desire’ (pdf),[↗] conferenza parte di Wunsch, Technische Hochschule Köln, Colonia, 1 giu. 2016.
Carolin Höfler, ‘Modelle in Wirklichkeit. Die digitalen Bildversprechen von Antonino Cardillo’, conferenza parte di Constructed Realities, cur. Chris Dähne, Frederike Lausch, Bettina Rudhof, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum, Francoforte sul Meno, 1 dic. 2015. https://www.antoninocardillo.com/it/antologia/sull-architetto/specchi/modelli-nella-realta/
Antonino Cardillo, ‘Realtà falsificata’, conferenza parte di Constructed Realities, cur. Chris Dähne, Frederike Lausch, Bettina Rudhof, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum, Francoforte sul Meno, 1 dic. 2015. https://www.antoninocardillo.com/it/antologia/dell-architetto/articoli/realta-falsificata/
Sophia Klinkenberg, ‘Body building: Second skin’, in Being in shape / shaping environments, tesi, Koninklijke Academie van Beeldende Kunsten, mag. 2015.
Francesca Gottardo, ‘Architettura di polvere’ (pdf) [indice], Abitare la Terra, n. 37, dir. Paolo Portoghesi, Roma, mar. 2015, pp. 50‑53.