Cardillo

architettura

Casa dei Dodici

Melbourne,

Il sesto capitolo della collezione ‘Per Nessuno’, questo progetto architettonico intraprende un viaggio tra le rovine dell’antica Roma. Si impegna con la luce per manipolare la percezione, proponendo un’esplorazione di una progressiva mutazione di idee contemporanee e quelle della tarda antichità

Casa dei Dodici
Casa dei Dodici

Interpretazione

Una sorta di proliferazione di vocaboli-personaggi, ciascuno con una sua propria intensa specificità e tutti densi di uno strano potere evocativo. — Antonietta Iolanda Lima

Le rovine romane tardo antiche hanno ispirato quest’opera: quelle difformità che nel Settecento apparvero ai viaggiatori europei del Gran Tour come visioni fantastiche. Più dell’originale, affascina quello stato di progressiva distruzione che un tempo millenario scava, disvelando i più oscuri recessi della forma. Così, la rovina ci parla del tempo che passa. Della bellezza che muore, e che nel suo lento decadere evoca un racconto traverso, incastrato tra un inizio e una fine. Casa dei Dodici propone una risposta fantastica a una storia interrotta. Perseguendo vie empiriche, è costruita su mutazioni di idee antiche e moderne, come il tema di cerchi intersecati e la sequenza di spazi che accomunano Villa Adriana a Tivoli ad alcuni progetti di Frank Lloyd Wright. Collisioni e giustapposizioni, echi lontani dell’American Center di Frank Gehry, caratterizzano il fronte della casa. Forme rotonde appaiono dalla strada come scavate. Conferiscono spessore alla facciata, rendendola permeabile al sole d’inverno. Così, l’invaso del salone e la sua volta dorata riverberata dall’acqua ai bordi, appare sul cortile come una camera di luce.

Testo pubblicato per la prima volta in worldarchitecturenews.com,[↗] Londra, 23 lug. 2010.

Riferimento

Dati

  • Tempo: dicembre 2008–maggio 2009 (progetto)
  • Luogo: Kew, Melbourne, Australia
  • Area: 500 m² (tre piani)
  • Tipologia: casa indipendente
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici
Casa dei Dodici

Crediti

  • Architettura: Antonino Cardillo
  • Committente: Livio, Nadia De Marchi
  • IGC, testo: Antonino Cardillo

Antologia

2019–2011

L’architetto narratore

A parte l’ironia involontaria che la rivista Der Spiegel compaia in entrambi i casi d’impostura prima come accusatore e poi come accusato, essi differiscono fondamentalmente.

competitionline.com, Berlino, 17 gennaio 2019. (de, en, it)

Architettura e verità

Cardillo ha creato un labirinto di verità e illusioni. Un racconto dai molteplici livelli. […] Non esiste una sola verità – la realtà: non esiste. Antonino Cardillo l’ha costruita.

DEAR Magazin, n. 1, Berlino, aprile 2017, p. 84. (de, en, it)

Modelli nella realtà. Le promesse di immagini digitali di Antonino Cardillo

Dopo che le rappresentazioni erano state rivelate come immagini dei desideri, rispose: “Basta vederlo come una storia letteraria, […] una fiaba. Non importa che le cose siano realmente accadute.”

Konstruierte Realitäten, Goethe‑Universität, Deutsche Architekturmuseum, Francoforte sul Meno, 1 dicembre 2015. (de, en, it)

Sulla rappresentazione mediata dell’architettura

In effetti, Cardillo è essenzialmente proprio qui, perché come questo saggio voleva anche dimostrare, le immagini di architetture utopiche e non realizzate possono diventare parte integrante della storia dell’architettura e avere un’influenza significativa su di essa.

IACSA Newsletter, vol. 4, n. 1, International Association for Cultural Studies in Architecture, Basilea, maggio 2013, p. 11. (de, en, it)

Possiamo farcela senza inganno?

Cardillo, che elenca meticolosamente tutti questi articoli di stampa sul suo sito web, tiene solo uno specchio davanti ai media dell’architettura e sottolinea un problema fondamentale: come possono i giovani architetti trovare dei committenti senza essere stati precedentemente pubblicati?

bkult.de, Berlino, 10 Sett. 2012. (de, en, it)

Tutto solo renderizzato – e adesso?

Come usiamo i media oggi per costruire la nostra realtà dalla materia e dall’immaginario, e con quali conseguenze? […] Ora, se il caso Cardillo servisse a discutere […] queste domande, esso potrebbe fare di più per il discorso sull’architettura di coloro che pensano di avere sempre una risposta.

german-architects.com, Stoccarda, 29 luglio 2012. (de, en, it)

Immaginazione e realtà

Per inciso, l’architettura è sempre stata effimera e virtuale, spiega. Da Palladio a Schinkel, da Sant’Elia a Mies van der Rohe, il costruire con idee in forma surrogata avrebbe influenzato lo sviluppo dell’architettura e cambiato la realtà.

Neue Zürcher Zeitung, n. 164, Zurigo, 17 luglio 2012, p. 40. (de, en, it)

Impostore: rovine romane

Da giovane, Felix Krull aveva pensato a lungo se considerare il mondo piccolo o grande. Seguendo la sua indole, da adulto, avrebbe considerato il mondo un fenomeno grandioso e affascinante. Divenne l’impostore più felice della storia della letteratura.

Der Spiegel, n. 27/12, Amburgo, 2 luglio 2012, p. 121. (de, en, it)

Splendida clonazione

A un’email inviata con la richiesta di chiarimenti e la segnalazione che le foto di architettura rappresentate o trasmesse non sono affatto foto ma simulazioni, si riceve la lapidaria risposta: “Sono un artista e, come artista, manipolo la realtà! Tutto qui!”

Falter, n. 19/12, Vienna, 9 maggio 2012, p. 31. (de, en, it)

Romanticismo nello spazio (EN)

Ogni edificio, ogni spazio su cui mette mano l’architetto Cardillo diventa un capolavoro. […] Proprio come una poesia che prende vita, l’opera architettonica si erge, parlando a lungo dell’enorme impegno che l’architetto ha profuso in essa.

Surfaces Reporter, Nuova Delhi, giugno 2011, pp. 36‑41. (en)

Poesia fisica

Il primo ad ammettere di essere un sognatore, Cardillo riconosce di abitare un mondo virtuale, un universo parallelo, e descrive inoltre il suo entrare nell’architettura come un evento improvviso.

DNA, n. 119, Sydney, dicembre 2009, p. 105. (en, it)

Esposizione

2009

John Foxx DNA

John Foxx (cur.)

Su invito del musicista John Foxx, esposizione di una stampa di Casa Ellisse 1501 e del video ‘Storie di Luce’ su quattro progetti (poi chiamati ‘Case per Nessuno’) parte della mostra sugli artisti da lui ispirati a The Horse Hospital di Londra.

The Horse Hospital, Londra, .

Pubblicazioni

2024–2009 (selezionate)