Cardillo

La giovane architettura 4

Dipartimento di Architettura, Viale delle Scienze, Edificio 14, Palermo,

Giornata di studio dedicata all’opera di Antonino Cardillo parte della serie centrale di conferenze ‘La giovane architettura 4’ del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo

D’Arch

Serie

Antonio Biancucci, con Salvatore Oddo

La giornata di studio dedicata all’opera di Antonino Cardillo si inserisce nella serie ‘La giovane architettura’, un ciclo di eventi curato dal Professore Antonio Biancucci, con Salvatore Oddo. L’incontro, ospitato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, punta a esplorare nuovi approcci all’architettura, coniugando la qualità progettuale, una prospettiva ‘italiana’ radicata nel contesto e una visione aperta al panorama globale.

  • 11 marzo 2025 Studio Wok
  • 18 marzo 2025 lineaTstudio
  • 25 marzo 2025 Antonino Cardillo

Introduzione

Antonio Biancucci

Questo incontro conclude il ciclo di interventi che ha avuto l’obiettivo di offrire ai nostri studenti diversi approcci al mestiere di architetto, inteso nella sua dimensione più ampia e significativa. Ho ritenuto importante invitare l’architetto Cardillo a chiudere questo ciclo, poiché rappresenta una figura peculiare e originale nel panorama siciliano. La sua presenza incarna un approccio sperimentale e innovativo, che è il tema centrale di questo programma. Sebbene giovani coetanei, desidero precisare che il concetto di ‘giovane architettura’ non si riferisce semplicemente all’età anagrafica, bensì a un atteggiamento di ricerca, curiosità, e sperimentazione, che Cardillo ha saputo incarnare in maniera esemplare. Cardillo è un architetto siciliano, formatosi in questa scuola, che però ha costruito il proprio percorso professionale prevalentemente a livello internazionale, dando prova di un’enorme visibilità e riconoscimento fuori dalla sua terra natale. Tra gli aspetti più interessanti del suo lavoro vi è la creazione di un paesaggio immaginario fatto di progetti non realizzati, ma che suggeriscono una visione alternativa e trasfigurata dell’architettura contemporanea. Tra i primi, ha approfondito il tema della rappresentazione digitale e la costruzione di mondi virtuali, ottenendo notevole riconoscibilità internazionale e avviando collaborazioni e incarichi professionali, tra cui la realizzazione di una casa in Giappone. Degno di nota è il suo percorso che, inizialmente focalizzato sull’organico e il contemporaneo, si è evoluto negli anni verso una riflessione sull’architettura classica e il sistema delle regole. È affascinante il suo legame con Sir John Soane, con interventi significativi nel Sir John Soane’s Museum di Londra, una delle architetture più straordinarie a livello globale. Alcuni dei suoi lavori saranno presto pubblicati su riviste prestigiose, come Casabella, ottenendo ulteriore riconoscimento dalla critica e dai colleghi. Cardillo mantiene un forte legame con il territorio trapanese, dove ha realizzato opere come il celebre Mammacaura, riuscendo a declinare il tema dell’identità locale in un contesto internazionale. La sua architettura offre risposte significative a un tempo confuso, come quello in cui viviamo. Invito tutti a conoscere meglio le sue opere attraverso le pubblicazioni disponibili e a partecipare attivamente alla discussione successiva alla sua esposizione. Lascio ora la parola all’architetto Antonino Cardillo.

Conferenza

Antonino Cardillo

Sono nato nel 1975, mentre i Pink Floyd registravano Shine On You Crazy Diamond. Questo brano, dedicato all’assenza, incarna una dimensione di vuoto di senso che caratterizzava gli anni Settanta dello scorso secolo. Parto da questa riflessione perché ogni vita, ogni esperienza, è in parte determinata dalle circostanze in cui prende forma. Nel mio caso, queste circostanze erano gli anni Settanta, la città di Trapani in Sicilia, e una sensazione persistente di estraneità rispetto al luogo in cui ero nato. Mi sembrava di non appartenere a quel contesto, un sentimento che potrei descrivere come una distanza percepita tra me stesso e il mio ambiente. […]

Saluto

Antonietta Iolanda Lima

[…] Vorrei concludere ricordando il primo incontro tra me e Antonio.⁠[1] Era nell’aula magna della Facoltà di Architettura in Via Maqueda, a Palermo. Mi sembra di vederlo ancora: l’aula era stracolma, persino le finestre erano piene di ragazzi. Cominciai a parlare e ricordo lui, già bello allora. Mi colpì subito. Antonio iniziò provocando, e via via la sua presenza si rivelò costante e importante. Questo è stato Antonio fin da allora. Non voglio aggiungere altro, solo che sono profondamente contenta del suo percorso, che lo ha portato nel mondo. E sono grata che abbia riconosciuto il nostro legame, anche se in realtà non ci siamo mai persi. In tutto il nostro cammino, mio e suo, c’è sempre stata una connessione profonda. E quindi, ringrazio Antonio. […]

  1. ^ Antonio, come Lima è solita chiamare Antonino Cardillo.
La giovane architettura 4: Antonino Cardillo

Pubblicazioni

  • , ‘’, conferenza parte di La giovane architettura 4, cur. Antonio Biancucci, Dipartimento di Architettura di Palermo, Palermo, 25 mar. 2025. https://www.antoninocardillo.com/it/scritti/stile-forma-proporzione-posizione/
  • , ‘’,[↗] [comunicato stampa], Dipartimento di Architettura, Università di Palermo, 20 mar. 2025.