Cardillo

architettura

Controcorrente

Tel Aviv-Jaffa, 1 marzo 2014

Haim Kapon sul progetto di Cardillo Casa della Polvere sulla rivista Trend

Rivista Trend

Lettura

L’architetto italiano Antonino Cardillo non si conforma agli stili tradizionali e rifiuta di adattarsi agli stili esistenti. L’appartamento che ha progettato a Roma è una creazione architettonica intellettuale a più livelli che presenta un’estetica audace.

L’architetto italiano Antonino Cardillo merita il titolo di ‘Uomo del Rinascimento’ per vari motivi. È profondamente legato all’architettura classica, trae ispirazione artistica dal Rinascimento, progetta mobili, scrive poesie attraverso le quali cerca di spiegare le sue creazioni e sfugge alla modernità come se fosse una malevola malattia. La polvere e lo sporco sono gli eroi principali e sorprendenti della Casa della Polvere, un appartamento di soli 100 metri quadrati in cui l’architetto Antonino Cardillo ha riversato tutta la sua filosofia. Casa della Polvere è una creazione minimalista e rivoluzionaria che va contro il flusso dei cliché modernisti. Cardillo stesso, che accompagna le sue creazioni con poesie nel tentativo di spiegarle, scrive: “la modernità che nega i sedimenti del passato, rade i muri, disinfetta gli spazi, questa modernità che nega la polvere nega anche la morte, […] priva di ricordi, quindi venera la gioventù.” E come se queste parole non fossero sufficienti a comprendere l’avversione dell’architetto per la modernità, aggiunge un altro pezzo cruciale di informazione per comprendere le sue opere: “In questa casa, l’ordine classico⁠[1] e la sezione aurea⁠[2] celebrano la polvere e lo sporco.” Due concetti fondamentali nell’arte che Cardillo adotta e applica ampiamente. Da tutte queste parole poetiche nasce Casa della Polvere, che è legata al passato con vincoli, eppure contiene più di un tocco di postmodernismo. La creazione dell’architetto non è semplice da comprendere, inoltre, è difficile da definire o inserirla in modelli comuni, e richiede uno sforzo intellettuale considerevole per decifrare l’idea che sta dietro di essa e i numerosi strati di significato che contiene. In ciascuno degli spazi dell’appartamento, il pavimento e la parte inferiore delle pareti hanno una finitura grigia lucida, mentre la parte superiore delle pareti, come il soffitto sopra di esse, sono rivestite di intonaco ruvido, in colori terrosi. Le pareti sono divise, come potrebbe essere altrimenti, secondo la sezione aurea. L’architetto accenna alle caverne nel suo lavoro, con elementi esagerati, a volte grotteschi, radicati nell’architettura rinascimentale, e comunica attraverso i colori della terra sbiaditi con i colori comuni delle facciate delle case in Via Veneto, la famosa strada romana vicino alla quale si trova l’appartamento. Ogni finestra dell’appartamento è all’interno di una nicchia profonda, come se fosse scolpita nel muro, e ogni apertura che collega gli spazi è anch’essa all’interno di nicchie profonde, un significativo cenno all’arte pittorica italiana durante il Rinascimento. Cardillo ha rafforzato questa tendenza creando una serie di archi che nascondono porte e armadi dietro di loro. La porta dietro la quale si trova lo spazio privato contenente la camera da letto principale e il bagno adiacente ha un carattere diverso. Una maniglia di vetro rosa sulla porta d’ingresso suggerisce ciò che si trova dietro, uno strato di rosa chiaro che riveste le pareti e i soffitti, un colore che Cardillo giustifica con queste parole: “un colore che desidera i fiori e l’ora dell’alba, il colore dell’amore.” Cardillo ha anche progettato il tavolo da pranzo ovale in marmo grigio lucido e brillante, che costituisce un intrigante contrasto con il soffitto ruvido sopra di esso. Casa della Polvere è principalmente una creazione coraggiosa, un progetto che incarna un’estetica fresca e una visione unica senza nulla di familiare, o addirittura un accenno a uno stile catalogato. È una di quelle creazioni pionieristiche e rivoluzionarie che definiscono nuove tendenze. In un mondo globale in cui gli architetti si influenzano reciprocamente e tendono ad adottare principi estetici uniformi, semplici e comprensibili per tutti, quanto è rinfrescante incontrare un architetto che traccia nuovi solchi. Cardillo rompe i confini, sovverte le convenzioni e infonde un carattere unico e individuale nelle sue opere, utilizzando un nuovo linguaggio basato su principi classici. Ciò detto, è abbastanza chiaro che questo nuovo linguaggio estetico non è facile da assimilare e comprendere, e non è destinato a tutti; è molto distante dalla cultura dominante, profondo, diverso e peculiare, come tendono a essere le opere pionieristiche.

Casa della Polvere

Antonino Cardillo, Casa della Polvere, Roma, 2013. Fotografia: Antonino Cardillo

Note

  1. ^ L’ordine classico è uno stile architettonico iniziato nell’antica Grecia e adottato dall’architettura romana, rinascimentale e dallo stile neoclassico. Gli ordini classici sono una raccolta di formule che definiscono le proporzioni in una struttura e le relazioni tra le sue parti.
  2. ^ La sezione aurea è una costante matematica (1:1.618) che appare in natura (conchiglie, girasoli, corpo umano, ecc.) e ha servito come base per l’architettura classica.

Fonte